Molestie e cyberbullismo tra alunni/e

Il bullismo tra alunni/e può verificarsi quotidianamente quando mio/a figlio/a interagisce con altri/e giovani, ad esempio a scuola, nelle attività di doposcuola o nel tragitto da e verso la scuola. Si tratta di attacchi ripetuti come prese in giro, insulti, umiliazioni, spintoni, percosse, esclusione, ecc. Le molestie sono un fenomeno di gruppo che dura a lungo. La vittima è isolata e non riesce a difendersi.

Il bullismo tra alunni/e può verificarsi quotidianamente quando mio/a figlio/a interagisce con altri/e giovani, ad esempio a scuola, nelle attività di doposcuola o nel tragitto da e verso la scuola. Si tratta di attacchi ripetuti come prese in giro, insulti, umiliazioni, spintoni, percosse, esclusione, ecc. Le molestie sono un fenomeno di gruppo che dura a lungo. La vittima è isolata e non riesce a difendersi.

Cyberbullismo

L’uso degli strumenti digitali genera una diffusione più ampia e più rapida, senza limiti di tempo o di luogo (24 ore al giorno, 7 giorni su 7). E questo amplifica il fenomeno delle molestie.

Le molestie e il cyberbullismo possono avere gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale del/della bambino/a.

Sostengo mio/a figlio/a:

  • Faccio capire a mio/a figlio/a che può rivolgersi a me in qualsiasi momento.
  • Gli/le consiglio di identificare alcuni adulti di fiducia a scuola e nel suo ambiente con cui parlare in caso di problemi (insegnanti, infermieri/iere, ecc.).
  • Gli/le spiego che non è responsabile delle prese in giro che subisce.
  • Gli/le esprimo il mio sostegno. Sono a disposizione per proteggerlo/la se riceve minacce di rappresaglia.

Ho ragione a preoccuparmi se mio/a figlio/a:

  • arriva sempre in ritardo a scuola. Potrebbe cercare di evitare, nei corridoi o nel cortile, i/le compagni/e di classe;
  • non vuole più partecipare alle attività scolastiche ed extrascolastiche;
  • si assenta spesso da scuola;
  • i suoi risultati scolastici calano;
  • ha spesso mal di testa o mal di stomaco;
  • non dorme a sufficienza;
  • ha disturbi alimentari;
  • diventa aggressivo/a;
  • si isola e si chiude in se stesso/a;
  • ha una bassa autostima.

Mio/a figlio/a è oggetto di molestie e bullismo. Cosa posso fare?

  • Gli/le chiedo di descrivere la situazione in cui si trova.
  • Lo/la ascolto senza giudicare.
  • Gli/le chiedo di leggere i messaggi, le foto o i video che lo/la riguardano e che circolano su di lui/lei su Internet.
  • Informo il/la suo/sua insegnante e la direzione della scuola della situazione, in modo da poterla affrontare il più rapidamente possibile e porvi fine.
  • Ricordo che, a seconda dei fatti, la legge può proteggere mio/a figlio/a.
  • Con l’accordo di mio/a figlio/a, raccolgo e conservo le prove (foto, video o foto dei messaggi).
  • Posso chiamare la stazione di polizia più vicina per denunciare il caso.
  • Secondo i consigli della polizia:
    • Con le prove, mi reco alla stazione di polizia con o senza mio/a figlio/a.
    • Sporgo denuncia.
    • Segnalo il contenuto e blocco l’account del/della molestatore/ molestatrice.

Per aiutarmi a sostenere mio/a figlio/a:

  • Sono consapevole che è una vittima. Farlo/a sentire in colpa non risolverà la situazione e non gli darà la fiducia necessaria per raccontarmi e darmi il maggior numero di informazioni possibili.
  • Sono paziente. Mio/a figlio/a ha bisogno di tempo per raccontare ciò che gli sta accadendo.
  • Offro a mio/a figlio/a un sostegno psicologico.

Se mio/a figlio/a è testimone di molestie o bullismo:

  • Gli/le spiego che il suo ruolo è decisivo e può permettere agli adulti di capire cosa sta accadendo e di affrontare la situazione.
    • Lo/la invito a parlare con me o a confidarsi con un/a adulto/a fidato/a a scuola.
    • Gli/le chiedo di non partecipare alle prese in giro.
    • Lo/la incoraggio a esprimere il suo sostegno alla vittima.
    • Se mio/a figlio/a teme di subire rappresaglie se esprime il suo disaccordo con la situazione, gli/le consiglio di parlarne con gli/le amici/amiche e di vedere se possono fare qualcosa insieme.

Cosa dice la legge svizzera?

Questi articoli di legge possono essere citati quando si sporge denuncia:

  • Protezione della personalità/contro le violazioni, art. 28 comma 1 Codice Civile (CC)
  • Diffamazione, art. 173 comma 1 Codice Penale (CP)
  • Calunnia, art. 174 comma 1 e 2 CP
  • Insulto, art. 177 comma 1 CP
  • Minacce, art. 180 comma 1 CP